L’olio di CBD come antidolorifico naturale
Immagina di avere un terribile mal di testa che ti impedisca di svolgere le tue normali attività. Immagina ora di poter scegliere: buttarsi su un’aspirina o preferire l’effetto naturale dell’olio di CBD?
Esattamente come esiste un farmaco per ogni necessità,così i produttori di olio di CBD promuovono il cannabidiolo come una soluzione rapida per tutto, dall’ansia al disturbo da deficit dell’attenzione.
Grazie al progresso scientifico, la nostra aspettativa di vita si è allungata e la sofferenza da dolori cronici si è ridotta. Per evitare di incorrere in un abuso di farmaci, in alcune circostanze può essere opportuno ricorrere ad alternative naturali. Come appunto il cannabidiolo.
Il CBD come antidolorifico naturale
Secondo una ricerca statunitense sui consumatori di cannabidiolo, il 62% delle persone utilizza il CBD per trattare condizioni mediche legate al dolore cronico e all’artrite.
«Penso che ci sia sicuramente molto entusiasmo per il CBD come antidolorifico naturale – diceva nel 2019 il ricercatore Kevin Boehnke dell’Università del Michigan. – È sempre interessante avere uno strumento in più nella propria cassetta degli attrezzi, soprattutto uno che è stato utilizzato per migliaia di anni e che le persone sanno essere sicuro.»
Sicuro ed efficace sono però due aspetti completamente diverse. Quando parliamo di trattamento del dolore, il cannabidiolo funziona davvero?
Benefici e sollievo dal dolore
Secondo la scienza, esistono alcune prove che dimostrerebbero come il CBD possa avere dei benefici per alleviare il dolore cronico e ridurre le infiammazioni.
Nello specifico, l’olio di cannabidiolo può contribuire in caso di:
- Dolore neuropatico, ovvero quello causato da un danno ai nervi. Questo tipo di dolore è comune in infezioni come l’herpes zoster o in lesioni come l’ernia del disco.
- Dolore da artrite, soprattutto se l’olio di CBD viene applicato e massaggiato costantemente. Senza effetti collaterali aggiuntivi, uno studio del 2016 ha notato un calo significativo dell’infiammazione e dei segni di dolore.
- Sclerosi multipla, una condizione autoimmune che colpisce l’intero corpo attraverso i nervi e il cervello. Gli spasmi muscolari, uno dei sintomi più comuni di questa malattia che causano un dolore costante, possono essere ridotti mediante l’utilizzo di cannabidiolo.
Esistono effetti collaterali?
Come abbiamo già detto, l’olio di CBD non è esente da effetti collaterali. Nonostante la maggior parte delle persone tolleri bene il cannabidiolo, alcuni potrebbero risentirne le conseguenze.
Gli effetti più comuni sono senso di affaticamento, diarrea, cambiamenti di appetito, aumento o perdita di peso. L’importante è iniziare a utilizzarlo gradualmente e, nel dubbio consultare il proprio medico di fiducia.
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L’olio di CBD può essere utilizzato come antidolorifico naturale?
Sì, soprattutto per non incorrere in un abuso di farmaci. Secondo una ricerca americana, il 62% delle persone che utilizza il cannabidiolo lo fa per trattare condizioni mediche legate al dolore cronico.
Quali dolori può alleviare l’olio di CBD?
Il CBD può contribuire soprattutto in caso di dolore neuropatico, dolore da artrite, sclerosi multipla e dolore cronico in generale.
Esistono effetti collaterali legati all’utilizzo di CBD come antidolorifico?
Il cannabidiolo può causare effetti collaterali, per questo è bene iniziare a utilizzarlo gradualmente. Nel dubbio, si consiglia di parlarne con il proprio medico.